Il Data Storytelling è la capacità di raccontare una storia con i dati e di scegliere quali dati visualizzare a seconda del pubblico. Si va oltre la semplice presentazione di serie di numeri in una tabella e si rende l’informazione accessibile e comprensibile a tutti grazie alla storia che viene raccontata.
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Dennis Ritchie
Dennis MacAlistair Ritchie (1941-2011) È stato uno dei pionieri dell’informatica moderna, importante per essere stato l’inventore del linguaggio C e, assieme al suo storico collega Ken Thompson, per aver scritto il sistema operativo Unix. Con Brian Kernighan, inoltre, scrisse il libro “The C Programming Language”, oggi reputato un testo fondamentale per i programmatori e noto nell’ambiente come “il K&R“, dalle iniziali dei due autori. Esiste anche un asteroide a lui dedicato il “294727 Dennisritchie”.
Data Enrichment
Data Enrichment consiste in un insieme di processi specifici attuati al fine di verificare, integrare e migliorare i dati grezzi e le informazioni presenti nei database aziendali e renderli dati utilizzabili strategicamente. Grazie all’arricchimento dei dati si possono eliminare errori, unificare i dati per compararli fra loro. Inoltre, è possibile integrare i dati di cui si è già in possesso con altri provenienti da database esterni.
Data warehouse
Il Data Warehouse è un tipo di sistema di data management che integra e riorganizza i dati provenienti da sorgenti di varia natura. Le strutture dati del data warehouse consentono di effettuare analisi di basi di dati complessi, svolte con metodi statistici di esplorazione e di modellazione dei dati. Le tecniche di data mining, in particolare, permettono di sviluppare modelli comportamentali della clientela che aiutano ad individuare il profilo dei potenziali clienti che si vogliono raggiungere.
Debugger
I Debugger non sono altro che programmi/software specificatamente progettati per l’analisi e l’eliminazione dei bug (debugging), ovvero errori di programmazione interni al codice di altri programmi. Assieme al compilatore è fra i più importanti strumenti di sviluppo a disposizione di un programmatore, spesso compreso all’interno di un ambiente integrato di sviluppo (IDE), in quanto in grado di aiutare il programmatore ad individuare errori di semantica all’interno del codice sorgente del programma. Il debugger esegue il codice sorgente “step by step”. Pertanto, il debugger deve conoscere le regole del linguaggio di programmazione come il compilatore.
Dark web
Il dark web (in italiano: web oscuro o rete oscura) è la terminologia che si usa per definire i contenuti del World Wide Web nelle darknet (reti oscure) che si raggiungono via Internet attraverso specifici software, configurazioni e accessi autorizzativi. Il dark web è una piccola parte del deep web, sebbene talvolta il termine deep web venga usato erroneamente per riferirsi al solo dark web.
Darknet
Una darknet (in italiano: Rete scura) è una rete virtuale privata nella quale gli utenti si connettono solamente con persone di cui si fidano. Nel suo significato più generale, una darknet può essere qualsiasi tipo di gruppo chiuso e privato di persone che comunicano, ma il nome è spesso usato per reti di condivisione di file (p2p).
Il termine fu coniato negli anni settanta per designare reti isolate da ARPANET (la vecchia Internet) per motivi di sicurezza. Le darknet erano in grado di ricevere dati dalle altri reti, ma comprendevano indirizzi che non erano visualizzabili dall’esterno, oltre a non rispondere a ping o richieste di comunicazione.
Data Breach
Il “data breach” è una violazione di sicurezza che comporta, accidentalmente o in modo illecito, la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati. Una violazione dei dati personali può compromettere la riservatezza, l’integrità o la disponibilità di dati personali.
Il titolare del trattamento che subisce un data breach (soggetto pubblico, impresa, associazione, partito, professionista, ecc.) entro 72 ore dalla scoperta, deve notificare la violazione al Garante per la protezione dei dati personali.
DDos
Un attacco DoS (Denial of Service) si propone di impedire l’uso di una risorsa di rete, ad esempio un sito web. Quando all’attacco partecipano molti sistemi, spesso dell’ordine di decine di migliaia, si parla di DDoS (Distributed DoS), traducibile in italiano come Interruzione distribuita del servizio.
Le vittime di questo tipo di attacchi sono i fornitori di un servizio e non i singoli utenti, che vengono però coinvolti nell’attuazione dell’attacco stesso. Per interrompere un servizio, infatti, gli hacker sfruttano delle vulnerabilità presenti nei dispositivi degli utenti per installarvi dei programmi che inviano un numero molto alto di richieste ai server. Colpiti da un traffico troppo elevato, i server vengono spenti, interrompendo così il servizio in questione.