La Open Source INTelligence, acronimo OSINT (in italiano: “Intelligence delle fonti aperte”), si intende l’uso di tecnologie di monitoraggio delle fonti di pubblico dominio a scopo di intelligence e investigazione.
La Open Source INTelligence, acronimo OSINT (in italiano: “Intelligence delle fonti aperte”), si intende l’uso di tecnologie di monitoraggio delle fonti di pubblico dominio a scopo di intelligence e investigazione.
Il termine Output, dall’inglese messo fuori, indica in senso stretto il risultato di una elaborazione ed in senso più ampio il risultato o l’insieme dei risultati prodotti. In Italia il termine cominciò ad essere utilizzato con la prima informatica degli anni 60 indicava al contempo i dati in uscita e i supporti che li contenevano.
L’Open Web Application Security Project o OWASP , è un’organizzazione no profit che ha come scopo quello di fornire soluzioni top di gamma per quanto riguarda l’application security. In OWASP potrete trovare gratuitamente e liberamente: strumenti e standard per la sicurezza delle applicazioni, Interi libri sul security testing, sezioni locali diffuse in tutto il mondo, ricerche all’avanguardia, numerose conferenze in tutto il mondo, mailing list e Inoltre la lista OWASP Top 10 web application security risks. Questa lista aiuta gli sviluppatori e non solo ad implementare ogni misura necessaria per garantire protezione.
In informatica l’ Object-Relational Mapping (ORM) è una tecnica di programmazione che favorisce l’integrazione di sistemi software aderenti al paradigma della programmazione orientata agli oggetti con sistemi RDBMS. Un prodotto ORM fornisce, mediante un’interfaccia orientata agli oggetti, tutti i servizi inerenti alla persistenza dei dati, astraendo nel contempo le caratteristiche implementative dello specifico RDBMS utilizzato.
Open source, in informatica, indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono, anzi ne favoriscono il libero studio e l’apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti. Questo è realizzato mediante l’applicazione di apposite licenze d’uso. Il fenomeno ha tratto grande beneficio da Internet, perché esso permette a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.
Gli open data (in italiano “dati aperti”) sono quei dati che è possibile reperire in maniera autonoma e che sono pubblici. Tantissime informazioni che possono servire alle macchine per essere integrati ad applicazioni e software.
Open Data è un concetto in base al quale i dati devono essere liberi di essere utilizzati e distribuiti da qualsiasi persona, in conformità con le regole di attribuzione. Ad esempio, i dati potrebbero essere disponibili a un piccolo costo, che copre i costi di creazione e distribuzione. Il concetto di Open Data non è nuovo. La sua attiva diffusione è iniziata con lo sviluppo della tecnologia dell’informazione e d’Internet. Va specificato che viene prestata particolare attenzione all’Open Data governativi, in quanto strumento per valutare e controllare il lavoro del governo.